Nel mondo della manifattura additiva ad alte prestazioni, la differenza non la fa solo il materiale o la meccanica della macchina: la fa il software di slicing, e quanto esso è capace di trasformare la conoscenza in risultati ripetibili.
Roboze SlizeR nasce con questo obiettivo: incorporare l’esperienza sui polimeri ad alte prestazioni e le evidenze sperimentali del team R&D e process engineering trasformando conoscenza ingegneristica in parametri ottimizzati che supportano l’operatore nelle decisioni più critiche.
Ogni feature implementata è validata attraverso prove reali sui materiali Roboze e dai feedback delle unità tecniche interne di Roboze.
Il risultato è un ambiente di slicing che riduce drasticamente il margine di errore umano, garantisce una maggiore efficienza produttiva e rende più stabile l’intero processo, soprattutto quando si lavora con materiali tecnici come PEEK, Carbon PA PRO o ULTEM™AM9085F.
Lo spessore e la distribuzione dell’infill definiscono il bilanciamento tra resistenza e tempi di produzione. In una geometria complessa, ottimizzarlo manualmente richiede esperienza, numerosi test e un’elevata attenzione alle zone più sensibili del modello.
Con la funzione di Infill Variabile , SlizeR introduce un approccio che semplifica questo processo: l’utente mantiene sempre il pieno controllo sui parametri, ma può attivare la modalità Strong, che abilita l’algoritmo a modulare la densità dell’infill in modo adattivo in base al valore impostato.
Come funziona
L’utente seleziona il valore di infill base.
L’utente attiva manualmente la modalità Strong, indicando al software che desidera un comportamento adattivo.
Una volta attiva, la modalità Strong consente a SlizeR di aumentare automaticamente la densità dell’infill fino al 100% nelle aree in cui la geometria richiede maggiore sostegno.

In questo modo SlizeR si assicura che la parte sia rinforzata solo dove serve davvero, senza sprechi di materiale o tempo.
- L’utente imposta l’infill “base”: es. 20%.
- Attivazione della modalità Strong: il software entra in modalità adattiva
- SlizeR modula la densità tra 20% e 100%, aumentando il valore nelle sezioni più ridotte o che necessitano maggiore robustezza, come previsto dalla logica Strong
- Riduzione dei tempi di stampa fino a oltre il 30% nelle geometrie complesse.
- Maggiore resistenza nelle aree più delicate.
- Riduzione del rischio di errori, evitando di sottostimare la densità in punti critici.
- Controllo totale dell’utente, con il supporto di un algoritmo che ottimizza solo quando richiesto.
La stabilità dimensionale è un prerequisito fondamentale nelle applicazioni industriali.
SlizeR integra strumenti che permettono di:
migliorare la qualità delle piccole geometrie,
stabilizzare pareti sottili,
prevenire difetti da surriscaldamento localizzato,
generare supporti complessi in modo più ingegnerizzato.
Quando la geometria presenta zone molto piccole, il layer rischia di non raffreddarsi abbastanza prima dell’estrusione successiva. In questi casi SlizeR:
calcola la necessità di inserire una Cooling Tower,
ne suggerisce l’attivazione all’utente,
consente comunque la scelta manuale per scegliere di inserirlo o meno.
Questa torre (Immagine 1) funziona da “punto di ritorno” per il nozzle, garantendo tempi di raffreddamento adeguati e riducendo difetti da overheating.
Immagine 1: Raffreddamento intelligente: SlizeR crea una Cooling Tower quando serve, evitando surriscaldamenti e mantenendo la qualità del pezzo anche nelle geometrie più minute.
La generazione dei supporti è uno dei fattori più critici nella stampa FFF industriale, soprattutto in presenza di cavità interne, sottosquadri o sbalzi profondi. Con altri software, l’inserimento di supporti in queste zone richiede contatti prolungati con le pareti, rendendo il post-processing difficile, lungo e a rischio di danneggiamento.
Con i Supporti piramidali intelligenti, SlizeR introduce un nuovo paradigma: una struttura che si adatta alla geometria, si mantiene distante dalla parte fino all’ultimo strato e garantisce solo il contatto necessario al sostegno meccanico.
Come funziona
L’algoritmo analizza ogni superficie da supportare e genera un volume piramidale che cresce dal piano o da un supporto esistente, restringendosi progressivamente fino a creare un punto di contatto preciso. In questo modo:
evita l’adesione laterale alle pareti, anche all’interno di fori o sezioni sottili (immagine 2),
segue gli sbalzi solo dove necessario, senza invadere lo spazio libero (immagine 3),
mantiene la parte più pulita e facile da rifinire.
Immagine 2: Visuale frontale della cavità: Il supporto piramidale cresce con un profilo autonomo e controllato, evitando il contatto diretto con le pareti. Solo negli ultimi strati si espande per sostenere la superficie critica
Immagine 3: Componenti con geometrie sospese: lo sbalzo sinistro viene supportato senza alcuna struttura verticale dal piano.
SlizeR integra controlli predittivi che simulano in anticipo il comportamento del nozzle e del layer. L’algoritmo previene collisioni analizzando sporgenze e traiettorie critiche, stabilizza le pareti sottili modulando velocità e accelerazioni, e riduce difetti su geometrie complesse ottimizzando la dissipazione termica e la sequenza di stampa. Il risultato è un processo più sicuro, stabile e ripetibile anche nelle condizioni più complesse.
SlizeR è molto più di un software di slicing: è la concretizzazione di anni di ricerca, test sui materiali e validazioni ingegneristiche del team Roboze.
Le sue funzioni avanzate consentono di:
ottenere processi più stabili,
ridurre le iterazioni,
diminuire i tempi totali di produzione,
garantire qualità ripetibile e verificabile.
SlizeR non si limita a preparare una stampa: interpreta il comportamento del materiale e ottimizza il risultato finale già in fase digitale.
Non stampare: ottimizza. SlizeR è la differenza tra un buon risultato e un risultato ingegnerizzato. Contatta oggi stesso i nostri esperti per saperne di più.