Il settore ferroviario europeo è regolato da limiti di carico per asse molto precisi. Secondo la Commission Implementing Regulation (EU) 2023/1694, che aggiorna il regolamento TSI infrastrutture, il parametro tecnico di “axle load” è definito come la somma delle forze verticali statiche agenti su un asse, divisa per l’accelerazione di gravità. (European Union Agency for Railways)
Questi limiti sono necessari per:
tutelare l’integrità di binari e infrastrutture,
garantire la sicurezza operativa,
ridurre gli effetti dinamici dannosi quali vibrazioni, usura e deformazioni.
Uno studio recente (Dynamical Effects of the Increase of the Axle Load on European Freight Railway Vehicles, 2023) ha stimato che, con infrastrutture ben mantenute, i limiti potrebbero essere innalzati fino a ~30–32,5 tonnellate per asse, a patto di ridurre la velocità (80–120 km/h) e ottimizzare le sospensioni. (MDPI)
In altre parole: per aumentare il carico occorre rallentare, con tutte le conseguenze operative che questo comporta. Per questo l’alleggerimento dei componenti diventa una strategia chiave per preservare prestazioni e competitività, restando entro i vincoli normativi.
Mentre le leghe metalliche (acciai, acciai speciali, leghe leggere) rimangono il riferimento per resistenza e omologazione, presentano limitazioni intrinseche:
densità relativamente elevata, che si traduce in maggiore massa non sospesa (“unsprung mass”) che peggiora il comfort e la vita della infrastruttura,
costi energetici e meccanici proporzionali alla massa, soprattutto in operazioni ripetute,
limitazioni progettuali: geometrie complesse o sezioni sottili difficili da ottenere con tecnologie convenzionali.
I superpolimeri e i materiali compositi ferroviari di nuova generazione stanno trasformando l’ingegneria ferroviaria. Rispetto ai metalli tradizionali, offrono una densità significativamente più bassa, permettendo riduzioni di peso, a parità di design, superiori al 40%.
Ma la leggerezza non è l’unico vantaggio:
resistenza meccanica elevata e stabilità dimensionale,
durabilità anche in in ambienti umidi e condizioni operative gravose,
tolleranza a variazioni di temperatura e sollecitazioni dinamiche,
possibilità di progettare componenti complessi con geometrie ottimizzate grazie alla manifattura additiva.
Tutto ciò si traduce in efficienza progettuale, riduzione di assemblaggi e abbattimento dei costi di manutenzione.
Questo si traduce in maggiore efficienza progettuale e produttiva, riduzione di assemblaggi e abbattimento dei costi di manutenzione. Inoltre, rispetto alle forniture tradizionali (che possono richiedere da 2 a 6 mesi, soprattutto con processi come il casting), la manifattura additiva riduce drasticamente le tempistiche di approvvigionamento, garantendo disponibilità rapida dei ricambi.
Un importante operatore europeo ha adottato la manifattura additiva Roboze per produrre un componente critico destinato a sistemi ferroviari speciali. Realizzato in Carbon PEEK, il pezzo ha evidenziato una riduzione del peso superiore al 40% rispetto alla versione metallica, mantenendo al tempo stesso resistenza meccanica e stabilità dimensionale in condizioni operative gravose.
Questo risultato, pur riferito a un singolo componente, dimostra il potenziale delle soluzioni Roboze: quando più parti del convoglio vengono realizzate in superpolimeri e compositi, l’alleggerimento complessivo del sistema ferroviario diventa determinante per rispettare i limiti di carico per asse, migliorare l’efficienza e ridurre i costi di manutenzione.
L’alleggerimento per asse ferroviario non è più solo una sfida normativa, ma una leva strategica per decision makers e dirigenti del settore. Significa efficienza energetica, sostenibilità, continuità operativa e riduzione dei costi lungo l’intero ciclo di vita dei mezzi.
La manifattura additiva con superpolimeri e compositi permette di ripensare i componenti ferroviari in chiave più leggera, performante e disponibile on-demand. Un approccio che anticipa le esigenze future del settore e apre la strada a un nuovo standard per il trasporto ferroviario europeo e per i lightweight rail components.
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